Ho sempre pensato che poter essere a casa d’estate sarebbe stata una fortuna. Avere la possibilità di stare con mia figlia senza doverla iscrivere a interminabili centri estivi da cui torna ancora più stanca e isterica e che soprattutto non giovano al mio conto in banca. Il costo medio per una settimana si aggira attorno ai 100€ e se stesse un mese diventa un piccolo patrimonio che se ne va.
Oggi ti vorrei dare qualche consiglio per sopravvivere con le piccole pesti a casa. Questo è il primo anno in cui posso fare la mamma e permettermi di essere a casa per accudire mia figlia e lavorare. Prima il mio lavoro da posto fisso mi dava solo la possibilità di fare due settimane di vacanza.
Come mi sento? Libera, ringiovanita e fiera di me stessa per il lavoro che ho scelto di fare garantendomi una pensione non dimezzata e uno stipendio vero e proprio.
All’inizio quando ho scelto di diventare quindi partner di Ringana le persone con cui parlavo erano scettiche perchè mi dicevano che ero matta a lasciare un posto fisso al giorno d’oggi. Ribattevo sostenendo che il posto fisso non esiste più e in questi ultimi tre anni e mezzo ho visto molte aziende chiudere e molte persone rimanere senza lavoro.
Fissa insieme a tuo figlio degli orari in cui tu puoi lavorare indisturbata al computer o fare chiamate. All’inizio pensavo di poterlo fare senza impartire regole, ma mi sono ritrovata nel pallone più totale. Quindi ho deciso che alla mattina dalle 9 alle 11.30 io lavoro e mia figlia può giocare e fare compiti. In questa maniera si responsabilizza e non mi chiama ogni dieci minuti per chiedermi se è giusto quello che sta facendo. Lei sta trovando la soluzione per superare quei piccoli ostacoli di italiano o matematica e proseguire a terminare.
Scegli quanti pomeriggi passare tutta la giornata con loro, andare in piscina o a fare passeggiate. In questa maniera due pomeriggi alla settimana puoi lavorare a casa dalle 14 alle 16.30. Solitamente quando porto mia figlia in piscina o al parco, io mi dedico alla lettura, un libro come ‘La leadership’ oppure ‘Gopro, come diventare un professionista’ per tenermi sempre aggiornata e trovare sempre una strategia diversa.
Guardo insieme a lei film d’animazione che spesso durante l’anno scolastico non si ha mai tempo per le attività a cui sono sottoposti i nostri cuccioli. Ogni volta riesco a trovare scene dei film utili per il mio lavoro per dare degli spunti ai miei colleghi e a me stessa. Commento insieme a lei alla fine del film per farle capire i veri valori della vita, l’amicizia, la fedeltà, l’amore, la responsabilità, raggiungere i propri obiettivi con costanza e resilienza. Vedrai che tuo figlio appena metterà il suo bel visino nel mondo reale non verrà sbranato dai lupi.
Raccolgo immagini, ritaglio foto dai giornali, uso forbici e colla per arricchire la mia lavagna degli obiettivi insieme a lei. Sai a cosa mi riferisco? Leggi il mio articolo e prova a farlo anche tu. Ogni volta che incolliamo una foto commento insieme a mia figlia e io dico perchè ho scelto quella foto e lei mi racconta le sue. Non è straordinario? Lavoriamo insieme e do uno strumento utile per il suo futuro.
Cucina con loro. Sento spesso genitori o nonni che mi raccontano che i propri figli non mangiano la frutta nè la verdura. E io chiedo sempre se non cucinano con loro? La risposta è che non hanno tempo. In questa maniera un bimbo non apprezza i sapori e gli odori e il cibo spazzatura riempie quel vuoto, la mancanza di tempo di cucinare insieme. I bambini sono molto creativi e hanno bisogno di impastare, muovere le mani per far uscire dei capolavori da mangiare.
Gioca con loro. Quante volte hai sentito dire ai bambini che si annoiano. A me capita spesso sentire bambini di altre mamme e sono molto dispiaciuta di questo. Ai miei tempi, ti parlo degli anni ’90, dove iniziavano i primi nintendo, non ho mai detto che mi stavo annoiando nonostante mia madre non mi abbia mai voluto comprare quegli apparecchi elettronici. Ora ne sono grata perchè conosco miei coetanei che giocano ancora con la play-station e non si rendono conto che è solo tempo sprecato. Con mia figlia giochiamo a carte, scala quaranta, macchiavelli, scala reale, briscola e dopo un’ora di gioco io dedico mezz’ora del tempo al mio lavoro, rispondo alle mail e ai messaggi.
Portali con te nei tuoi colloqui. Spesso mi capita di incontrare clienti nuovi o vecchi per parlare di Ringana o per consegnare i prodotti. Mia figlia viene sempre con me. Le chiamiamo il lavoro fuori porta. Lei è contenta perchè a fine colloquio o a fine appuntamento mi vuole raccontare le sue impressioni o cosa le è piaciuto di quella persona. Inizia ad avere un certo spirito critico e sicuramente le servirà quando sarà grande. Inoltre la sua autocritica non è mai negativa, fa parte del loro essere bambini e mi rende felice perchè riesco ad imparare molte cose.
Elimina i giochi che non usano e tu lavora sereno. Quante volte ti è capitato di trovarti una stanza piena di giocattoli e non sapere se buttare o tenere. L’estate è bella anche per questo. Mentre io lavoro, mia figlia si perde più di mezza giornata a cercare di eliminare qualche giocattolo, ma rispolvera anche quei piccoli oggetti che sono rimasti nel dimenticatoio per eterni mesi. I giochi riacquistano valore e io mi posso dedicare al mio splendido lavoro sbirciando ogni tanto mia figlia e rallegrandomi vedendo i suoi sorrisi. Sono sorrisi di meraviglia per aver ritrovato il suo gioco preferito. Quanto è bello lavorare percependo lo stupore e la positività di quei piccoli gesti? A me rendono la mente più felice e riesco a trasmettere questo benessere al mio lavoro.
Fai più pause. Si dice che una persona per essere più produttiva nel lavoro dovrebbe lavorare per 25 minuti, fare una pausa di 5 minuti. Ripetere questa frequenza per 4 volte lavorando così per un’ora e mezza e poi fare una pausa più lunga. All’inizio stavo con l’orologio a misurare il tempo, ora con mia figlia a casa vengo disturbata involontariamente da lei e la mia pausa la faccio insieme a lei.
Prova anche tu e poi fammi sapere. Con me sta funzionando e mi sta rendendo più produttiva.
Insegnare la pazienza. Trovo che questa regola sia fondamentale per rendere un bimbo meno capriccioso. Assisto spesso a piagnistei quando passeggio per la città con bambini che non sanno attendere il proprio turno alla cassa del supermercato o in attesa in un ambulatorio. Il mio lavoro mi dà la possibilità di far capire a mia figlia che io ci sono quando posso, ma che se sono impegnata in una telefonata lei non deve intervenire. In questo modo mi sto risparmiando figuracce quando esco di casa e ricevo complimenti per il suo comportamento. Ovviamente poi in qualche maniera si deve sfogare saltando, correndo, parlando. Mia figlia è brava, ma ha anche il suo tempo per essere bambina.
Trovi sia faticoso lavorare da casa? Direi proprio di no. Assaporo ogni giorno la libertà e la voglia di migliorarmi sempre per essere un esempio per mia figlia e per i miei colleghi. Mi sono buttata in questa avventura, fare la mamma a tempo pieno ma diventare la donna di successo nel campo lavorativo. Risultato? Mi sento realizzata, sento ogni giorno che la mia semina sta maturando e il raccolto è quasi pronto per portare i frutti.
Chiediti cosa vuoi veramente: passare l’estate con il rimpianto o fare la mamma lavorando?
E’ un piacere lavorare con i bambini perchè ti spingono alla semplicità e alla naturalezza – Jodie Foster-