Sei matta? Ma chi te lo fa fare? Sei sicura? Hai valutato bene? Con la crisi che c’è? Queste sono le domande che mi sono sentita fare cento volte almeno, 2 anni fa quando ho deciso di licenziarmi dal mio lavoro a tempo indeterminato (pazza? Forse) e ancora oggi, quando comunico la nuova grandissima avventura che sta cominciando.
Grazie del sostegno! Avrei voluto sentirmi dire allora. E anche oggi ogni tanto. Ma so che non è una mancanza di sostegno, è più preoccupazione. E pure giustificata.
Il discorso è questo, in breve. Io sono matta, almeno per la maggior parte dei miei conoscenti. Avevo un lavoro fisso, una famiglia e una figlia (che ho ancora!) e ho deciso di mollare il mio posto per lanciarmi in qualcosa di cui sapevo poco, per rischiare. Rischiare di fare qualcosa che mi piaceva.
Questo è successo con Ringana . Quando ho incontrato Cindy, quella che poi sarebbe diventata la mia mentor, lo status quo già mi stava stretto. Il mio lavoro… dire che mi piaceva sarebbe un’esagerazione. Era stancante, i turni mi sfinivano, vedevo poco mia figlia. E no, non potevo accettare di fare tutta la vita questo.
Avevo bisogno di altro. Di un lavoro che mi desse soddisfazioni, che mi lasciasse il tempo per vivere, che mi facesse conoscere tanta gente, che mi permettesse di guadagnare facendo qualcosa in cui credo, rispettando l’ambiente e diffondendo una cultura della salute naturale che da sempre mi è cara.
È stata dura? Beh, non sempre è stata una passeggiata. Ma quante soddisfazioni! E quante cose ho imparato! Un mondo che non immaginavo. Chi lo avrebbe detto che un giorno avrei scritto un blog, per dire? Chi avrebbe voluto un centesimo per tutte le volte che ha sentito una proposta di network marketing sempre uguale alle altre? E invece eccomi qui. Con qualcosa di diverso, di etico, di nuovo.
È stata una necessità, ma è stato anche un rischio, in un periodo storico in cui le strade che puoi prendere sono fondamentalmente due: accettare lo status quo e aggrapparti alle poche certezze o lanciarti nel vuoto, farti un mazzo così, e metterti in gioco completamente. Quando ti lanci, consapevolmente e con passione, di solito le cose iniziano a funzionare. E noi donne sappiamo bene come farle funzionare.
E chiaramente potevo io farmi mancare un’altra pazzia? No. I corvi dicono che stiamo uscendo dalla crisi, ma non siamo ancora fuori pericolo. Beh, a me basta quello.
L’Universo, deve essere stato Lui per forza, mi ha mandato un’occasione che mi ha tramortito, lì per lì, ma poi… mi ha preso completamente.
Ho conosciuto Luciana per Ringana, abbiamo organizzato un open day insieme nel suo negozio. È stato un momento davvero intenso e divertente. Ho conosciuto tante persone, ma soprattutto ho conosciuto meglio lei, una donna incredibile, piena di passione, creativa e tanto dolce.
La sua è una storia particolare. Originaria di Vicenza, ha lavorato in ufficio come dipendente in un’azienda per 14 anni, anche lei era a tempo indeterminato, ma le stava stretto il suo lavoro e ha voluto mettersi in gioco. E’ ideatrice e creatrice dei gioielli degli Angeli e il suo cuore l’ha portato 6 anni fa a Verona dove ha aperto il negozio ‘Il fiore della vita’. Ora il suo lavoro la sta portando in giro per l’Italia e cercava qualche persona, imprenditrice, che prendesse il suo posto.
Cosa l’abbia colpita di me non lo so, certo è che non mi sarei mai aspettata di ricevere la sua proposta di affittare e gestire la sua attività. E sì, questa è la grande novità! Oggi “Fiore della Vita” è la mia pazzia.
Paura? Un po’. Confusione in testa? Di più nella pancia. Cosa me l’ha fatto fare? La passione per questo lavoro.
Ho tante idee e tanti progetti da portare in negozio. Il Fiore della Vita è una creatura che rinasce con il 2018, tra incensi naturali, incensi in resina, cristalli, tisane (coming soon!), ovviamente i prodotti Ringana, collane degli Angeli, candele ecologiche senza paraffina, oggetti artigianale in sughero, oggettistica orientale, appuntamenti con gli esperti e tanto altro.